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ARTICOLI ORIGINALI   

Otorinolaringologia 2003 March;53(1):1-9

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Le turbe dell’equilibrio in età senile: considerazioni clinico-fisiopatologiche e studio stabilometrico computerizzato

Giuliano D. A. 1, Costanza G. 2, Gallina S. 1, Speciale R. 1, Barone G. 2, Restivo S. 1

1 Clinica Otorinolarinolaringoiatrica Base Università degli Studi di Palermo, Palermo 2 Clinica Medica II Università degli Studi di Palermo, Palermo


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Obiettivo. Le turbe dell’equilibrio rappresentano, indubbiamente, una delle cause di disabilità più rilevanti in età senile. Lo scopo del nostro lavoro è stato quello di vagliare lo stato di compromissione funzionale di ciascuno dei sottosistemi deputati al mantenimento dell’equilibrio statico e dinamico (visivo, propriocettivo e labirintico), nonché le principali strategie posturali di compenso adottate, in un gruppo di pazienti anziani affetti da condizioni di disequilibrio di diversa entità ed eziologia, utilizzando un dispositivo posturografico di recente ideazione: la stabilometria tetratassica (Sistema Tetrax).
Metodi. Sono stati reclutati 25 soggetti di età superiore ai 65 anni (età media±DS: 71,4±4,8; range 65-80 anni; 10 uomini, 15 donne). I pazienti sono stati sottoposti ad anamesi generale e otoneurologica, visita internistica, esame obiettivo otologico, valutazione delle prove vestibolari spontanee, eventuali ulteriori esami strumentali e fisici (Rx rachide cervicale, ecoDoppler vasi epiaortici, manovra di Dix-Hallpike e di Mc Clure-Pagnini), esame stabilometrico tetratassico.
Risultati. I risultati dell’indagine stabilometrica hanno evidenziato che i soggetti con maggiore deficit multisensoriale presentavano una migliore stabilità somatica in condizioni di deprivazione visuo-estero-propriocettiva, il sottosistema maggiormente compromesso era quello propriocettivo, non esistevano particolari strategie posturali di compenso, in tutti i casi era ravvisabile un interessamento del sistema posturale fine.
Conclusioni. Gli esiti della nostra indagine attestano che le turbe dell’equilibrio in età senile derivano dall’associazione tra il deficit multisensoriale progressivo tipico dell’anziano e fattori predisponenti di natura vascolare, dismetablica, neuromuscolare o osteoarticolare. I risultati dell’esame stabilmetrico inducono a ritenere che nell’anziano sussista una riduzione della capacità cerebellare di integrare gli imput sensoriali periferici associata a una spiccata attitudine alla caduta, anche nei casi in cui vengono riferiti disturbi dell’equilibrio di lieve entità.

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