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ARTICOLI ORIGINALI   

Otorinolaringologia 2000 June;50(2):103-12

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Potenziali vestibolari miogeni evocati. Presentazione dei risultati degli esami di 90 orecchie sane

Morawiec-Bajda A.

From the Otolaryngology Department of Medical University, Lódz, Poland (Chairman: Prof. B. Latkowski)


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Obiettivo. Il metodo dei potenziali vestibolari miogeni evocati (Vestibular evoked myogenic potentials=VEMP) permette di stimolare il recettore sacculo-vestibolare e di ricevere la risposta dei muscoli del collo. Questo metodo sembra essere promettente per l’esame obiettivo dell’organo vestibolare. Viene presentato lo studio da noi modoficato per registrare l’inibizione dell’attività muscolare dopo stimolazione acustica con maggiore insensibilità. Lo scopo principale di questo studio è di esaminare i VEMP in soggetti normali usando le apparecchiature disponibili, valutare l’adattamento dei parametri dei VEMP (latenza, ampiezza) e dell’influenza della tensione muscolare iniziale, l’intensità del suono ed il numero di stimoli ripeuti sulla leggibilità della registrazione.
Metodi. Disegno sperimentale: le 90 orecchie sane dei soggetti sono state stimolate con il suono e si sono osservati i dati dei VEMP. Sono stati registrati per ciascun soggetto due VEMP ipsolaterali e due controlaterali. È stata utilizzata in questo studio l’apparecchiatura Medelec-Sapphire 2ME prodotta dalla Medelec Ltd. perché genera onde acustiche ripetute sotto forma di «click» e consente la registrazione dell’attività muscolare sotto forma di elettromiogrammi. Ambiente: lo studio è stato eseguito presso l’Istituto di Otolaringologia dell’Università di Lodz, Polonia.
Risultati. I soggetti sani hanno presentato una breve latenza nella risposta agli stimoli click durante l’attivazione tonica del muscolo flessore del collo. I VEMP sono stati registrati come onde bifasiche, positive-negative, descritte con lettere minuscole (p, n). La latenza media per l’onda-p era di 14 ms ed il picco-n era di 21 ms. Le onde successive non sono state analizzate perché incostanti. Si è osservata una differenza statistica fra tracciati ipsolaterali e controlaterali per la latenza del picco, ma una differenza non statisticamente significativa per l’ampiezza tra picco e picco. I valori medi di latenza per ipso-p 14 era 12,77 ms e per contro-p 14 era 9,72 ms. I valori medi di latenza per ipso-n 21 era 20,97 ms e per contro-n 21 era 26,47 ms. I valori medi di ampiezza per ipso-14 era 4,11 µV. I valori medi per contro-p era 2,31 µV. L’ampiezza media di p14 n 21 dipendeva dal livello dell’attivazione iniziale tonica muscolare. La morfologia delle registrazioni dei VEMP era correlata all’aumento dell’intensità dello stimolo ed al numero degli stimoli ripetuti.
Conclusioni. Il metodo VEMP è completamente obiettivo, sicuro e semplice per controllare l’organo vestibolare ed i tratti vestibolari in riferimento con i muscoli del collo, dovrebbe quindi essere usato in condizioni patologiche per confermare il suo valore diagnostico.

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