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ARTICOLI ORIGINALI   

Otorinolaringologia 2000 June;50(2):95-8

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

La chirugia dei turbinati inferiori mediante radiofrequenza

Speciale R., Restivo S., Gallina S., Cupido G., Giammanco A. M.

Policlinico Universitario - Palermo Clinica Otorinolaringoiatrica Base (Direttore: Prof. Restivo)


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Obiettivo. La chirurgia dei turbinati inferiori si avvale di tecniche conservative cosiddette funzionali e di tecniche demolitive. Tra le tecniche chirurgiche funzionali, rispettose, cioè, delle delicate ed importanti funzioni esplicate dai turbinati ed in particolare dal rivestimento superficiale, recentemente è stata introdotta la chirurgia mediante radiofrequenza. Riportiamo la nostra esperienza di 2 anni di trattamento chirurgico condotta su 240 pazienti affetti da ipertrofia dei turbinati.
Metodi. Nel nostro studio abbiamo utilizzato due generatori di radiofrequenze, rispettivamente di frequenza 3,8 MHz e potenza massima di 140 watts (Surgitron fpf) e di frequenza 2,8 MHz con potenza massima di 90 watts (Dentosurgery). I 240 pazienti presentavano ipertrofia dei turbinati da rinopatia vasomotoria o allergica, refrattaria ai trattamenti medici. Abbiamo utilizzato dei terminali bipolari con due aghi paralleli della lunghezza di 5 cm, con una parte attiva alla punta di 10 mm. Gli aghi sono stati inseriti nella testa del turbinato inferiore ed infissi profondamente lungo la faccia mediale dell’osso turbinale.
Risultati. La radiochirurgia dei turbinati si è dimostrata ben tollerata dai pazienti trattati in anestesia locale. Tutti i pazienti hanno riferito un miglioramento della ventilazione nasale nei controlli eseguiti a 1 e 3 mesi.
Conclusioni. Possiamo asserire che il trattamento chirurgico dei turbinati mediante radiofrequenza costituisce una metodica valida che consente risultati soddisfacenti e nel contempo abbina semplicità di esecuzione con accettabilità e tollerabilità da parte dei pazienti.

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