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ARTICOLI ORIGINALI   

Otorinolaringologia 2000 March;50(1):7-11

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Influenza dell’età e della durata di esposizione al rumore nell’evoluzione del trauma acustico cronico

Cavalot A. L., Giordano M., Lacilla M., Rosso P., Palonta F., Albera R.

Università degli Studi di Torino Dipartimento di Fisiopatologia Clinica, II Cattedra di ORL


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Obiettivo. Uno dei principali problemi nella valutazione medicolegale in caso di trauma acustico cronico (TAC) è quello di definire se l’aggravamento del TAC sia riconducibile al permanere in ambiente rumoroso o all’età. Scopo dello studio è definire quale sia, TAC o presbiacusia (PA), il fattore principale nel determinismo dell’evoluzione dell’ipoacusia in soggetti che abbiano già maturato un TAC.
Metodi. Lo studio è stato condotto su 568 soggetti di sesso maschile, affetti da TAC, con un’esposizione professionale al rumore stabile nel tempo e compresa tra 11 e 49 anni. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad audiometria tonale in riposo acustico con ricerca della soglia alle frequenze comprese tra 500 e 8000 Hz.
Risultati. La soglia audiometria tende ad evolvere nel tempo sia in rapporto all’età che alla durata di esposizione al rumore. Lo studio della correlazione esistente tra tali parametri sembra dimostrare come, con l’eccezione della soglia a 6 KHz, il principale fattore che condiziona l’evoluzione della SA sia l’età.
Conclusioni. I dati che abbiamo ottenuto sembrano suggerire che anche dopo l’insorgenza di un TAC la SA tende comunque ad evolvere con il passare degli anni e che, ad eccezione forse dei soggetti più giovani, l’età è in grado di giocare un ruolo preponderante nel causare l’ulteriore evoluzione della SA, con la sola eccezione della soglia a 6 KHZ. Ne deriva che i soggetti più anziani affetti da TAC siano i più suscettibili nel maturare una ulteriore aggravamento del proprio deficit uditivo.

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