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ARTICOLI ORIGINALI   

Otorinolaringologia 1998 September;48(3):95-9

Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

La valutazione dei risultati della chirurgia endoscopica dei seni paranasali. Problemi e proposte

Meloni F., Stomeo F., Bozzo C., Canu M.

Università degli Studi - Sassari Istituto di Oftalmologia, Otorinolaringoiatria e di Urologia


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Introduzione. Gli Autori presentano un tentativo di valutazione retrospettiva dei risultati ottenuti con la ESS (Endoscopic Sinus Surgery) nel trattamento di 102 pazienti affetti da poliposi nasosinusale massiva operati negli anni 1989-1993 esclusivamente con tecnica endoscopica secondo la tecnica di Messerklinger.
Metodi. Si è voluto integrare il follow-up clinico con il giudizio dei pazienti in merito alla permanenza o al miglioramento dei sintomi dopo l’intervento. Il follow-up postchirurgico ha quindi previsto dei periodici controlli endoscopici durante i quali oltre a verificare lo stato delle cavità paranasali trattate, veniva fatto compilare a ciascun paziente un questionario incentrato sulla valutazione dei sintomi e segni principali legati alla presenza di una poliposi nasosinusale e sulla loro modificazione dopo l’intervento, ai quali è stato assegnato uno score numerico crescente in base alla gravità ed alla frequenza del sintomo.
Risultati. Dai dati osservati è emerso che il 78% dei pazienti mostrava una concordanza tra la negatività dell’esame obiettivo ed il basso punteggio dello score, mentre dei 22 soggetti con score alto (21% del totale dei pazienti), 15 (16%) presentavano un’ obiettività endoscopica alterata, dimostrando pertanto una sostanziale sovrapponibilità tra il giudizio obiettivo e quello soggettivo-anamnestico, mentre nei rimanenti 7 (6%) l’alto score contrastava con la normale obiettività postchirurgica. Questi ultimi rappresentano i falsi positivi, quelli cioè che, qualora valutati esclusivamente dal punto di vista obiettivo, sarebbero stati inseriti fra i successi di questa tecnica.
Conclusioni. L’utilità del test proposto risiederebbe dunque nel depistare, con l’aggiunta dell’elemento soggettivo, quella quota di pazienti cui il trattamento chirurgico, pur se tecnicamente ineccepibile, non ha risolto, o lo ha fatto solo in parte, la sintomatologia derivante dalla rinosinusite cronica polipoide.

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