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CASI CLINICI   

Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2011 December;146(6):487-92

Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Eruzioni cutanee ricorrenti in un paziente con leucemia linfatica cronica e infiltrati linfatici del derma somigliante alla sindrome di Sweet

Wawrzycki B. 1, Chodorowska G. 1, Pietrzak A. 1, Krasowska D. 1, Wąsik Sz. 2, Dybiec E. 3, Lotti T. 4, Hercegova J. 5

1 Department of Dermatology, Venereology and Pediatric Dermatology, Medical University of Lublin, Lublin, Poland; 2 Department of Hematooncology and Bone Marrow Transplantation, Medical University of Lublin, Lublin Poland; 3 Department of Pediatric Radiology, Medical University of Lublin, Lublin, Poland; 4 Department of Dermatological Sciences, University of Florence, Florence, Italy; 5 Department of Dermatology, Second Medical Faculty, Charles University, Prague, Czech Republic


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La sindrome di Sweet (dermatosi febbrile acuta) è caratterizzata da febbre, leucocitosi neutrofila periferica, insorgenza acuta di lesioni eritematose sensibili (papule, noduli o placche) e rilevamenti istologici di un infiltrato denso composto perlopiù di neutrofili maturi. La sindrome di Sweet associata a malignità interessa circa il 21% dei pazienti, la maggior parte dei quali soffrono di disturbi ematologici. Riportiamo il caso di un paziente affetto da leucemia linfatica acuta con eruzioni ricorrenti di noduli pseudo-vescicolari e placche sensibili con una buona risposta alla terapia con corticosteroidi, somigliante alla sindrome di Sweet. Tuttavia, l’esame istologico ha rilevato un infiltrato linfatico nel derma che ha reso impossibile stabilire la diagnosi di dermatosi febbrile acuta in accordo ai criteri diagnostici. L’associazione delle eruzioni cutanee alla leucemia era implicata dal miglioramento delle lesioni cutanee dopo la chemioterapia. Presentiamo una review della letteratura che riporta casi con presentazioni istopatologiche atipiche che precedevano le apparenze istologiche classiche, le quali erano associate soprattutto alle malignità ematologiche, e le discutiamo nel contesto del nostro paziente.

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