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REVIEW UN AGGIORNAMENTO SULLE NEOPLASIE CUTANEE: IL MELANOMA NEL 2007
Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2007 April;142(2):137-47
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Chemioprevenzione del melanoma
Freeman S. R. 1, Dellavalle R. P. 1, 2
1 Department of Dermatology University of Colorado Health Sciences Center, Aurora Colorado, USA 2 Department of Veterans Affairs Medical Center, Denver Colorado, USA
L’incidenza e la mortalità del melanoma sono costantemente in aumento e le terapie per il melanoma avanzato perdono efficacia. È stato proposto che il melanoma sia il risultato di una serie di modificazioni successive di tipo genotipico e fenotipico; queste modificazioni successive possono diventare dei bersagli per la chemioprevenzione. La ricerca su nuovi e diversi agenti che bloccano la radiazione UV, che prevengono l’attivazione degli oncogeni e lo stress ossidativo, che sfruttano l’apoptosi e che amplificano la risposta immunitaria, ha suggerito strategie promettenti per la chemioprevenzione del melanoma. Una migliore comprensione dei biomarcatori cancerosi di tossicità e di efficacia farmacologica, il miglioramento del disegno degli studi clinici sulla chemioprevenzione e l’attenzione pubblica sempre più alta circa i benefici della prevenzione tumorale faciliteranno l’identificazione degli agenti chemiopreventivi più efficaci. Dal momento che attualmente non è ancora stato identificato un agente chiaramente efficace per la chemioprevenzione del melanoma, l’avvisare i pazienti di evitare di esporsi eccessivamente alla luce solare resta la forma principale di prevenzione del melanoma per le persone ad alto rischio. Questa review riassume le evidenze relative ai potenziali agenti chemiopreventivi del melanoma e discute le attuali difficoltà nel mettere in atto la chemioprevenzione in pazienti ad alto rischio di sviluppare melanoma.