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CASI CLINICI
Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2006 June;141(3):279-81
Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Acantolisi indotta in vivo dalla nifedipina
Rossiello L. 1, Ruocco E. 1, Mignogna M. D. 2, Baroni A. 1, Lo Schiavo A. 1
1 Department of Dermatology Second University of Naples, Naples, Italy 2 Unit of Oral Medicine Department of Odontostomatological and Maxillofacial Sciences Federico II University of Naples, Naples, Italy
L’acantolisi può essere indotta in vivo e in vitro da una crescente lista di farmaci. La nifedipina, farmaco anti-ipertensivo di largo uso, agisce bloccando i canali del calcio e sembra avere in vitro attività acantolitica.
In questo lavoro viene descritto il caso di un paziente di 74 anni, affetto da carcinoma basocellulare in regione clavicolare destra, in cui l’esame istologico rivelava la presenza di aree acantolitiche soprabasali nell’epidermide adiacente al tumore.
La storia clinica del paziente evidenziava soltanto una moderata ipertensione arteriosa che era stata trattata per 10 anni con 10 mg al giorno di nifedipina.
L’immunofluorescenza diretta era negativa e nel siero non si riscontravano con il metodo ELISA anticorpi anti-Desmogleina-1 e anti-Desmogleina 3 (anti-Dsg 1-3).
Tali dati, unitamente all’assenza di lesioni erosive o bollose e ai reperti istologici, consentivano di porre la diagnosi di acantolisi indotta in vivo da nifedipina.