Home > Riviste > Italian Journal of Dermatology and Venereology > Fascicoli precedenti > Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2005 April;140(2) > Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2005 April;140(2):113-22

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

ARTICOLI ORIGINALI   

Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2005 April;140(2):113-22

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese, Italiano

La sindrome wasp-mosquito: omologie di sequenza aminoacidica e sistema HLA

Guarneri F., Guarneri C., Guarneri B.

Istitute of Dermatology University of Messina, Messina, Italy


PDF


Obiettivo. Il termine «wasp-mosquito syndrome» identifica la cross-reattività allergenica tra vespe e zanzare (e verosimilmente anche tafano), la cui base molecolare è a tutt’oggi sconosciuta. Questo studio ha ricercato l’esistenza di omologie fra proteine dei diversi tipi di insetti, che potessero fornire una valida spiegazione dei fenomeni osservati in vivo e in vitro. Sono stati, inoltre, correlati i dati rilevati agli aplotipi HLA noti come fattori di rischio per allergia a vespe.
Metodi. Sono stati utilizzati programmi informatici di pubblico dominio per la rilevazione di omologie di struttura primaria fra proteine e programmi personalizzati per la ricerca, nelle sequenze aminoacidiche delle proteine, di motif di legame a molecole MHC codificate da specifici aplotipi HLA.
Risultati. Viene dimostrata significativa omologia e correlazione con HLA DRB1*1104 per le ialuronidasi — in accordo con i dati della letteratura — e per le lipasi di varie specie di vespa e zanzara; significativa omologia, ma senza condivisione di motif di legame specifici degli aplotipi HLA considerati, si riscontra, invece, per le fosfolipasi e per le citocromo ossidasi (subunità 1).
Conclusioni. Lo studio in silico delle proprietà delle proteine di vespa e zanzara conferma i dati pubblicati nel 1999 da Sabbah et al. e consente di formulare nuove interessanti ipotesi patogenetiche, suggerendo nuove direttrici su cui concentrare prioritariamente, nel quadro di una ottimizzazione delle risorse, gli esperimenti di conferma e le future ricerche sulla wasp-mosquito syndrome.

inizio pagina