Home > Riviste > Italian Journal of Dermatology and Venereology > Fascicoli precedenti > Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2005 February;140(1) > Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2005 February;140(1):55-8

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

ARTICOLI ORIGINALI   

Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2005 February;140(1):55-8

Copyright © 2003 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese, Italiano

Prostituzione su strada a Brescia: condizione attuale e prevalenza di malattie a trasmissione sessuale

Graifemberghi S. 1, Ghidini A. 1, Melzani G. 2

1 Department of Dermatology Spedali Civili Brescia, “Centro MTS”, Brescia, Italy 2 Department of Biomedical and Surgical Section of Dermatology and Venereology University of Verona, Verona, Italy


PDF


Obiettivo. Individuare le principali malattie a trasmissione sessuale (MTS) presenti in un gruppo di soggetti extracomunitari dediti alla prostituzione nel territorio di Brescia.
Metodi. Sono stati visitati, nel periodo 2000-2001, 578 soggetti extracomunitari di cui 546 donne e 32 uomini, dediti alla prostituzione su strada. I soggetti venivano sottoposti a visita medica, ad accertamenti sierologici per escludere l’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e la sifilide, e a tamponi colturali.
Risultati. È stata rilevata una prevalenza di MTS del 14,4%. Tra le donne si è avuta una prevalenza del 12%, con maggior frequenza di vulvovaginiti/uretriti non gonococciche e condilomi ano-genitali. Tra i maschi la prevalenza di MTS è stata del 53% e il 21,8% è risultato sieropositivo per HIV.
Conclusioni. È decisamente allarmante il dato riguardante la diffusione dell’infezione da HIV tra i maschi transessuali, come anche già evidenziato in un precedente studio condotto su transessuali a Roma. Di fronte a tale realtà le autorità sanitarie e quelle di pubblica sicurezza sono attualmente incapaci di arginare il problema; pertanto tali soggetti perseverano nel loro lavoro di prostituzione, senza informare né mettere in atto misure di prevenzione dal contagio per i clienti.

inizio pagina