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Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2004 October;139(5):465-71
Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Fototerapia nell’eruzione polimorfa solare. Risultati in 18 pazienti
Percivalle S. 1, Caccialanza M. 1, Piccinno R. 1, Rozza M. 2
1 Department of Photoradiotherapy Institute of Dermatological Sciences Ospedale Maggiore, IRCCS, University of Milan, Milan, Italy 2 Department of Health Physics Ospedale Maggiore, IRCCS, University of Milan, Milan, Italy
Obiettivo. Scopo dello studio è stato valutare l’efficacia e la sicurezza della fototerapia e della fotochemioterapia in pazienti portatori di forme di eruzione polimorfa solare (EPS) non responsive agli altri trattamenti disponibili.
Metodi. È stato effettuato uno studio retrospettivo su 18 pazienti portatori di EPS. Sedici di essi sono stati preventivamente sottoposti ai test di fotosensibilità (determinazione della minima dose eritematogena e scatenamento). La terapia è stata eseguita nel periodo primaverile sulle zone cutanee abitualmente fotoesposte. Nel corso della terapia non sono stati applicati topici, ad esclusione di quelli emollienti, e non sono state somministrate sostanze in grado di modificare la risposta al trattamento. Undici pazienti sono stati sottoposti a radiazione ultravioletta A, 4 a radiazione ultravioletta A+B, 3 a fotochemioterapia. Le sedute di foto e fotochemioterapia hanno avuto luogo 2 volte la settimana e sono state, in media, 19 per i pazienti trattati con UVA (dose totale media 73,89 J/cm2), 24 per quelli sottoposti ad UVA+UVB (dose totale media 7,15 J/cm2) e 33 per il gruppo che ha eseguito fotochemioterapia (dose totale media 63,03 J/cm2).
Risultati. La terapia è stata ben tollerata. Il follow-up, eseguito nella stagione autunnale, dopo la fotoesposizione estiva, ha permesso di stabilire che la risposta ai trattamenti effettuati è stata ottima in 6 pazienti (33%), buona in 3 (17%), discreta in 5 (28%), nulla in 4 (22%).
Conclusioni. I risultati ottenuti confermano che la foto/fotochemioterapia desensibilizzante costituisce una scelta terapeutica valida in casi gravi di EPS.