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Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2004 April;139(2):131-7
Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Il problematico spettro dei tumori sebacei
Urso B.
Dermatopathology Section S. M. Annunziata Hospital, Florence, Italy
I tumori ghiandolari sono in genere suddivisi secondo uno schema binario, in benigni (adenomi) e maligni (adenocarcinomi). Nei tumori sebacei le correnti classificazioni si discostano da tale impostazione perché, accanto all’adenoma e al carcinoma, figurano altre entità, spesso controverse. Fino agli anni ‘80 viene, infatti, considerato l’epitelioma sebaceo, una forma intermedia con caratteristiche clinico-istologiche poco definite. Successivamente questa entità è rimpiazzata dal sebaceoma, tumore benigno meglio definito, la cui presenza, comunque, determina il permanere dell’anomalia classificativa. Per ovviare a tale problema, è proposto allora il concetto di sebomatricoma, entità che abbraccia in sé lo spettro dei tumori benigni, comprendendo assieme adenoma sebaceo e sebaceoma. Con il concetto di sebomatricoma, lo schema dei tumori sebacei diventa binario. Qualche anno dopo, però, è avanzata l’ipotesi che l’adenoma sebaceo sia più propriamente un carcinoma. Inoltre, recentemente, è stata descritta un’entità intermedia fra il sebaceoma e il carcinoma sebaceo, denominata carcinoma a basso potenziale di malignità. Considerato che a queste forme va aggiunta la cosiddetta iperplasia sebacea, che, malgrado il nome, è un tumore benigno e parte integrante del gruppo, lo spettro dei tumori sebacei appare particolarmente complesso e atipico. Se tuttavia, al di là delle controversie possibili, si considerano oggettivamente i quadri clinici e istologici, lo spettro dei tumori sebacei si può comunque suddividere in 2 segmenti, 1 benigno (iperplasia, adenoma, sebaceoma) e 1 maligno (carcinoma a basso potenziale, carcinoma sebaceo), riportando la classificazione dei tumori sebacei al normale sistema binario, come quello degli altri tumori ghiandolari.