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Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2004 April;139(2):89-96

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese, Italiano

Novità in tema di diagnosi precoce del melanoma cutaneo: l’esperienza del gruppo fiorentino

Giannotti B., Carli P.

Department of Dermatological Sciences University of Florence, Florence, Italy


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Fino a qualche anno fa, il continuo incremento dell’incidenza e della mortalità per melanoma aveva indotto a coniare la definizione di epidemia di melanoma, stimolando nuove strategie di prevenzione. La diagnosi precoce è il mezzo più efficace nella lotta contro il melanoma. Secondo i dati ottenuti sulla base della popolazione nella provincia di Firenze, nel periodo 1985-1999, abbiamo riscontrato che la mortalità mostrava una tendenza in diminuzione con una variazione percentuale annua stimata (estimated annual percentage change, EAPC) = -3,3% per il sesso maschile; la mortalità era stabile (EACP = 0,2%) per il sesso femminile. Questo, sulla base delle nostre conoscenze, è il primo resoconto della riduzione della mortalità per il sesso maschile. È plausibile che questo dato sia stato ottenuto come conseguenza dell’intensa attività di prevenzione effettuata in quest’area. In questo settore, abbiamo studiato l’impatto di un programma intensivo di sorveglianza in individui ad alto rischio, cioè con più di 30 nevi e 3 o più nevi atipici. In una serie di 218 soggetti, 4 nuovi melanomi - tutte lesioni in situ - sono stati osservati dopo un periodo di follow-up di 3,4 anni (range 1-6,5). Il rapporto di incidenza standardizzato, cioè il rapporto tra il tasso di incidenza dei melanomi osservati e quello dei melanomi attesi, era 44,1. Questo dato conferma che i soggetti con un grande numero di nevi presentano un rischio 40 volte superiore di sviluppare un melanoma rispetto alla popolazione generale. Nuove tecniche per la diagnosi non invasiva delle lesioni cutanee pigmentate, quali la dermatoscopia, ci permettono una più precisa classificazione delle lesioni. Abbiamo dimostrato che l’utilizzo della dermatoscopia nello screening è associato a una riduzione dei tassi falsi positivi, cioè il numero di interventi non necessari per una verifica diagnostica. Tuttavia è importante ricordare che neppure la dermatoscopia fornisce un’accuratezza pari al 100%; pertanto occorre tenere sempre presente la possibilità di un falso negativo dermoscopico.

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