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CASI CLINICI
Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2002 December;137(6):411-4
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ulcere cutanee vasculitiche in corso di terapia con sali di litio
Gatti M., Quaglini M., Bignamini E., Cespa M.
Clinica Dermatologica IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia
I sali di litio, sotto forma di carbonato e solfato, sono usati in psichiatria nelle psicosi maniacali e nella prevenzione degli attacchi ricorrenti nelle psicosi maniaco-depressive. La somministrazione dei sali di litio è orale, vengono rapidamente assorbiti e la massima concentrazione ematica si ha dopo 3 ore. Il farmaco viene escreto per via renale. Gli effetti collaterali riguardano l’apparato gastroenterico, cardiovascolare, il SNC, il rene e la cute (acne, follicoliti, psoriasi, dermatiti, vasculiti).
Il nostro caso riguarda una donna di 48 anni, in terapia con litio carbonato da circa 6 mesi che presentava lesioni eritemato crostose con edema a livello dei malleoli. La biopsia cutanea per IFD ed esame istologico hanno evidenziato una vasculite leucocitoclasica. Inizialmente è stata effettuata una terapia steroidea i.m. e antinfiammatoria non efficace, quindi, dopo consulenza psichiatrica, i sali di litio sono stati sostituiti con carbamazepina. Controllata periodicamente, dopo 45 giorni si ha la risoluzione completa del quadro clinico.
In questo caso le lesioni ulcerate possono essere considerate un effetto secondario della terapia con sali di litio non essendo infatti presenti all’inizio della terapia con tale farmaco, ma comparse dopo alcuni mesi.