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ARTICOLI ORIGINALI   

Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2001 October;136(5):335-8

Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Sopravvivenza di cellule di Langerhans in un modello di espianto-colture cutanee

Molinu A., Pianigiani E., Ierardi F., Toti P., Andreassi L.

Università degli Studi - Siena Istituto di Scienze Dermatologiche *Istituto di Anatomia e Istologia Patologica


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Obiettivo. La maggior parte dei modelli colturali di epidermide umana sono costituiti soltanto da cheratinociti e melanociti. Anche le cellule di Langerhans (LC) possono essere co-coltivate grazie alla recente formulazione di medium di coltura addizionati con GM-CSF, TNF-a e 2-mercaptoetanolo. L’obiettivo del nostro esperimento è stato quello di mantenere in vitro le LC presenti in colture organotipiche emerse.
Metodi. Abbiamo allestito 6 costrutti sperimentali, costituiti da colture organotipiche emerse, originate da prelievi bioptici ex-vivo posti su frammenti di derma umano de-epidermizzato (DED), in terreno serum-free, addizionato con GM-CSF, TNF-a e 2-mercaptoetanolo.
Risultati. Lo studio ha consentito di mettere a punto un modello sperimentale costituito da cheratinociti, melanociti e LC, capace di simulare fedelmente l’epidermide.
Conclusioni. Le colture organotipiche così ottenute, infatti, risultano, essere costituite da un’epidermide multistratificata, ben differenziata, integrata sia da melanociti che da LC, da impiegare per studi immuno-allergologici e/o di citotossicità in vitro.

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