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ARTICOLI ORIGINALI   

Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 1998 April;133(2):105-7

Copyright © 1998 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Porfiria cutanea tarda. Correlazione con l’infezione da HCV

Bettoli V., Bertelli G., Lombardi A., Pazzaglia M.

Università degli Studi - Ferrara, Istituto di Clinica Dermatologica


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Introduzione. Con il termine di porfiria cutanea tarda (PCT) si indica un quadro clinico espressione di un deficit dell’enzima uroporfirinogeno-decarbossilasi (URO-DEC, EC 4.1.1.37), che può essere sia sporadico che ereditario. La dermatosi si evidenzia con manifestazioni vescicolo-bollose e fragilità cutanea fotoindotta.
Negli ultimi anni numerosi Autori hanno evidenziato un elevato numero di casi di epatite attribuiti al virus C (HCV) in portatori di PCT sporadica. In questi pazienti, in Europa, l’incidenza dell’HCV è compresa tra il 18 ed il 79%.
Obiettivo e metodi. Scopo di questo lavoro è di studiare la prevalenza e l’incidenza del virus C dell’epatite in pazienti affetti da PCT, osservati nell’arco di due anni presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Ferrara.
Risultati. In questo studio si è osservata la presenza di sieropositività ai virus dell’epatite C in 6 pazienti su 7 (85,7%), incidenza elevata in particolare se paragonata a quella della sieropositività all’HCV nella popolazione italiana che si aggira attorno al 2%.
Il rapporto tra PCT sporadica e HCV risulta essere molto significativo quindi l’HCV verosimilmente riveste un ruolo patogenetico predominante in corso di PCT ed inoltre l’incidenza di infezione da HCV in corso di PCT sporadica potrebbe essere ancora sottostimato.
Conclusioni. In ultima analisi tutto questo suggerisce che l’HCV rivesta un ruolo patogenetico predominante in corso di PCT.

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