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EDEMA IN MEDICINA RIABILITATIVA   

MR Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa 2008 September;22(3):243-7

Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA

language: Italian

Drenaggio linfatico manuale

Michelini S., Failla A., Cardone M.

Ospedale San Giovanni Battista, Roma, Italia


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L’elevata concentrazione proteica interstiziale caratterizza il Linfedema differenziandolo da tutte le altre forme di edema periferico. Le proteine, più o meno precocemente, inducono i fibroblasti a produrre fibre collagene che si organizzano negli spazi intercellulari dando luogo a perilinfangiosclerosi che si rivela essere causa di parziale irreversibilità. Tra tutte le metodiche terapeutiche fisiche di cui si dispone per il drenaggio dei fluidi il drenaggio linfatico manuale si rivela essere il più etiologico ed il più efficace proprio perché, soprattutto con alcuni tipi di manovre, determina un notevole riassorbimento della componente proteica dell’edema stesso, e solo conseguentemente dell’acqua che per osmosi ne viene attirata negli spazi endovasali. Il drenaggio linfatico manuale è la tecnica più personalizzabile nei singoli casi clinici. Basti pensare alle localizzazioni del volto (in cui non è possibile intervenire con altre metodiche di drenaggio) od a quelle genitali esterne. Ma la personalizzazione può essere altresì importante allorquando, grazie all’utilizzo di vie linfatiche alternative durante l’esecuzione della tecnica, si decida di convogliare la linfa drenata dalle manovre convenzionali verso stazioni linfoghiandolari anche distanti dall’area interessata dal ristagno linfatico (ad esempio all’inguine controlaterale in caso di edema monolaterale di un arto inferiore). Pur essendo estremamente efficace il linfodrenaggio si rivela, da solo, insufficiente nel trattamento di un linfedema primario o secondario e deve far parte di un più complesso trattamento fisico combinato secondo le moderne linee guida internazionali.

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