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MR Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa 2006 September;20(3):165-7
Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA
language: Italian
L’intervento psicologico e la valutazione della qualità di vita nel paziente affetto da osteoporosi
Majani G., Prevedini A.
Servizio di Psicologia Istituto Scientifico di Montescano Fondazione S.Maugeri, IRCCS, Pavia
L’impatto dell’osteoporosi sulla qualità di vita (QdV) del paziente si configura a largo raggio, invadendo non solo l’ambito quotidiano, ma anche i contesti potenzialmente fonte di gratificazioni personali e la percezione soggettiva di benessere. La presenza di osteoporosi si associa spesso a depressione, indipendentemente da età e body mass index. Certamente le fratture costituiscono un importante modulatore dell’impatto della malattia sulla QdV del paziente. Un ruolo fondamentale è giocato da comorbilità, mobilità, attività di vita quotidiana, livello di indipendenza e intensità della sintomatologia riferita come connessa alle fratture. Per la rilevazione dell’impatto della malattia in letteratura sono largamente utilizzati tre questionari: ECOS -16 QUESTIONNAIRE, OPAQ e QUALEFFO. L’intervento psicologico può trovare posto all’interno di un approccio multidisciplinare che consenta al paziente di gestire in modo più adeguato sia i deficit funzionali conseguenti alla malattia, sia le proprie reazioni emozionali, preservando la QdV nel suo insieme.
L’attenzione per le implicazioni psicosociali dell’osteoporosi e per una lettura a largo raggio del suo impatto sulla QdV è confortata dalla posizione dell’OMS che ha già provveduto a inserirla tra le condizioni di salute valutate attraverso l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF) per le quali è allo studio la selezione delle categorie più rilevanti: i Core Set.